Morricone’s suite

Morricone’s Suite è un’interpretazione audiovisiva della poliedrica produzione di un musicista che ha immaginato e composto la colonna sonora di un’intera epoca. L’installazione Morricone’s Suite è stata presentata in occasione dei Premios Princesa De Asturias 2020 di Oviedo.

Morricone crea un’infinità di immagini ritmiche e di temi musicali che fanno risuonare gli archetipi narrativi indispensabili in ogni narrazione: l’amore, la lotta, la violenza, la pietà, l’arte.

Prendendo spunto da questo aspetto, Karmachina ha realizzato una suite in quattro quadri, ciascuno costruito a partire dalla citazione di estratti dei temi originali, intesi come variazioni su una tavolozza di archetipi musicali rielaborati secondo i codici e le tecniche del sound design. Parallelamente, sullo schermo, si inseguono e si mescolano inquadrature iconiche che appartengono al mito del cinema d’autore. Figure simboliche trattate con un linguaggio visuale inedito che evidenzia la loro natura di icone dell’immaginario contemporaneo e insieme di rappresentazioni arcaiche dell’umano.

La suite si apre con l’archetipo del duello, un luogo classico della poetica di Morricone, in cui tensione e ironia si sfidano in un crescendo che ci conduce, con l’aiuto dei temi più celebri di Sergio Leone, attraverso l’epopea del western, da Il buono, il brutto e il cattivo e Per un pugno di dollari fino agli Gli Intoccabili e a Kill Bill. Segue la seduzione, dove l’eros e il ‎voyeurismo si fondono in una visione lirica e malinconica dei sentimenti e delle passioni giovanili, magistralmente accompagnate dalle melodie di Lolita, C’era una volta in America, Malena. La paura, amplificata dalle dissonanze e dalla reiterazione del fraseggio musicale del famoso film di John Carpenter, sospende l’attesa di un evento efferato che irrompe all’improvviso dopo essere stato a lungo sospirato e insieme temuto nell’horror de La cosa, L’uccello dalle piume di cristallo e 4 mosche di velluto grigio. Infine, l’arte nell’arte; dopo aver esplorato i modi in cui la musica accompagna i sentimenti, Morricone’s Suite si conclude con una rapsodia sulla fascinazione delle arti performative nel cinema. Il quadro si apre su Nuovo cinema paradiso per concludersi, simbolicamente, con un film in cui la musica stessa è la vera protagonista: La leggenda del pianista sull’oceano.